Whistleblowing: in attesa di nuove regole nel settore pubblico e privato

Il 26 novembre 2019 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva (UE) 2019/1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione (cd. Direttiva whistleblowing).

La Direttiva – che è in fase di recepimento nel nostro ordinamento – ha l’obiettivo di uniformare le normative nazionali in materia di whistleblowing e di garantire uno standard minimo europeo per la protezione di chi, nel settore pubblico o privato, segnala illeciti conosciuti nell’ambito del rapporto di lavoro.

Il 9 dicembre 2022, nell’esercizio della delega legislativa conferita al Governo dalla legge 127/2022, è stato adottato lo schema di decreto legislativo di attuazione della Direttiva europea.

Occorre seguire con massima  attenzione l’iter di approvazione del decreto in quanto, con la sua entrata in vigore, sarà definita la nuova disciplina in materia di whistleblowing, che dovrà essere osservata non solo da soggetti pubblici (già tenuti a rispettare gli obblighi in materia previsti dalla l. n. 190/2012 e successiva legge 179/2017) ma anche da soggetti privati (fino ad oggi esclusi delle regole di settore per la tutela del whistleblower, se non nell’ambito dell’applicazione, volontaria, del d. lgs. 231/2001, ossia della normativa in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche).

 

Aggiornamento del 16 marzo 2023

E’ stato pubblicato nella gazzetta ufficiale del 15 marzo 2023 il decreto legislativo 10 marzo 2023, n. 24, di attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali.

Qui il testo del decreto pubblicato in Gazzetta, in vigore dal 30 marzo 2023.