In quest’ultimo periodo si sente affrontare spesso l’argomento della privacy nel web, a fronte delle nuove regole in materia di cookie cui occorre adeguarsi entro il 2 Giugno, in base a quanto previsto dal Provvedimento del Garante Privacy dello scorso 8 maggio 2014.
Numerosi gli incontri e gli eventi organizzati sul tema e molteplici gli articoli e i commenti scritti da chi opera nel settore per chiarire i vari adempimenti di tipo tecnico e documentale da osservare per essere a norma con le prescrizioni in materia di cookie ed evitare le sanzioni previste in caso di loro violazione.
Tuttavia, se è vero che è fondamentale attivarsi per ottemperare agli obblighi prescritti dalla normativa sui cookie (per chi volesse approfondire, ecco qui un mio post sull’argomento), il rischio è di concentrarsi sul tema “cookie” e dimenticarsi di tanti ulteriori aspetti relativi alla privacy che non sempre sono stati considerati in passato da chi gestisce i siti web.
E’ infatti ancora molto frequente imbattersi in siti in cui è evidente che l’argomento “privacy” non sia stato considerato o sia stato affrontato solo in modo superficiale: assenza di qualsiasi policy privacy, form di iscrizione a servizi senza alcuna informazione in ordine alle caratteristiche del trattamento dei dati, modulo che consente a candidati di inviare il loro curriculum con una superficiale indicazione che assicura il trattamento dei dati nel rispetto del Codice privacy, iscrizioni a newsletter promozionali senza alcuna gestione di consenso o con caselle preflaggate …
Sono davvero innumerevoli gli esempi che si potrebbero riportare effettuando una analisi di alcuni siti web in cui quotidianamente gli utenti navigano.
Ebbene, chi gestisce tali siti deve certamente adeguarsi al provvedimento del Garante sui cookie entro il prossimo 2 Giugno, ma se l’attenzione si limita agli adempimenti richiesti per gestire correttamente i cookie, trascurando le ulteriori prescrizioni normative, già da tempo in vigore, ma rispetto alle quali si è ancora carenti, non sarà possibile affermare di avere il sito a norma rispetto alla normativa sulla privacy e quindi escludere le conseguenze negative da ciò derivanti.
Credo allora che l’attenzione di questi giorni sulla materia dei cookie, generata dall’approssimarsi dell’entrata in vigore della misure prescritte dal Garante con il provvedimento dell’8 maggio 2014, debba essere opportunamente estesa anche agli altri profili legati alla privacy nel web, in modo che il titolare di un sito possa attivare tutti i necessari accorgimenti perché lo stesso possa dirsi a norma non solo rispetto al provvedimento sui cookie ma, più in generale, rispetto a tutti gli adempimenti previsti dalla disciplina in materia di privacy.
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