4 cose dalle Linee Guida del Garante per evitare di inviare social spam

I social network sono utili canali per il marketing ma quali sono le regole da rispettare per evitare che l’invio di messaggi promozionali ad utenti iscritti ai vari social si configuri come attività di social spam?

Riprendendo quanto prescritto dal Codice Privacy e dalle Linee Guida del Garante in materia di attività promozionale e contrasto allo spam, evidenziando anche alcuni degli errori più comuni che si è soliti commettere, occorre ricordare che:

1. l’invio di messaggi promozionali agli utenti dei social network richiede espresso consenso al trattamento dei dati per tale finalità. 

Il riferimento è infatti all’art. 130 del codice privacy, in base al quale il consenso del destinatario è necessario anche per le comunicazioni elettroniche effettuate per finalità di marketing “mediante posta elettronica, telefax, messaggi del tipo Mms (Multimedia Messaging Service) o Sms (Short Message Service) o di altro tipo”.

In assenza di consenso si invierebbe social spam effettuando un trattamento illecito dei dati.

2. il consenso deve essere richiesto sia per l’invio di messaggi privati o direct message, sia per la loro pubblicazione sulla bacheca dell’utente.

Il riferimento al termine “bacheca” non deve trarre in inganno. Infatti un tweet con cui si chieda a @rrapicavoli di acquistare un certo prodotto o aderire a un certo servizio deve ritenersi equivalente ad un post di uguale contenuto pubblicato sulla bacheca dell’utente iscritto a Facebook.

3. non configura social spam l’invio di messaggi promozionali ai propri fan o follower.

Il Garante Privacy precisa infatti nelle linee guida del 2013 che può considerarsi lecita una tale attività se “dal contesto o dalle modalità di funzionamento del social network, anche sulla base delle informazioni fornite, può evincersi in modo inequivocabile che l’interessato abbia in tal modo voluto manifestare anche la volontà di fornire il proprio consenso alla ricezione di messaggi promozionali da parte di quella determinata impresa”.

4. è necessario aggiornare costantemente la lista dei contatti cui inviare messaggi promozionali.

Solo in tal modo si potrà infatti evitare di violare la normativa inviando social spam ad un utente che abbia deciso di revocare il consenso rilasciato in un primo momento o ad un fan o follower che abbia cessato di esser tale.